Si dice che tutto è più buono se fritto, ma come friggere a regola d’arte? In questo articolo troverai alcune buone pratiche per rendere la tua frittura croccante, dorata e per nulla unta.
L’olio perfetto: quale e quantoPartiamo dall’argomento più bollente… l’olio! Una delle cose più importanti da considerare quando si frigge è scegliere un olio con un punto di fumo molto alto. Avete presente quel momento in cui è così bollente che inizia a fumare? Quello è il momento in cui l’olio si brucia.Gli oli che hanno un elevato punto di fumo son l’olio di semi di arachidi (230°) e l’olio EVO (200°). Ma mentre quest’ultimo non è molto utilizzato nella frittura, sia per il costo che per il gusto più forte, l’olio di arachidi è quello più consigliato, grazie alla sua buona tenuta in cottura cha permette di friggere più pietanze senza dover cambiarlo perché bruciato.Un’altra cosa molto importante è sempre friggere nell’olio bollente: questo evita che gli alimenti assorbano molto olio rimanendo immersi per troppo tempo.Strumenti di un buon friggitoreOvviamente l’olio non è l’unico fattore per la frittura perfetta. Ci sono tantissimi altri strumenti del mestiere che giocano un ruolo fondamentale in tutte le parti della preparazione, come:
- La padellaEsistono diverse padelle in commercio, ma quella che si presta meglio alla frittura è quella in ferro con bordi e fondo alto. Queste caratteristiche permettono all’olio di scaldarsi gradualmente e mantenere costante la temperatura.
- Il termometro e lo stuzzicadentiLa temperatura ideale per la frittura è fra i 165° e i 185°, ma senza un termometro è complicato determinarla. In caso non ne avessi uno professionale, però, puoi aiutarti con uno stuzzicadenti. Come? Quando pensate che l’olio sia caldo immergetene un pezzetto: se fa le “bollicine” è pronto per friggere!
- La schiumarolaPer prendere le tue pietanze dall’immersione nel bollente olio avrai bisogno della schiumarola: uno strumento magico, che grazie ai suoi buchi fa colare gli eccessi di olio da tuo cibo e lascia nel piatto solo il crunch fantastico che cerchi. Il che non è una cosa da sottovalutare, perché un fritto con ancora troppo olio rende l’alimento zuppo, pesante e poco croccante.
Panare o non panare: questo è il dilemma!Il dubbio amletico che aleggia nelle nostre menti ogni volta che pensiamo ad una frittura. Attenzione però, non esiste una regola d’oro! Dipende dall’alimento che andremo a friggere.
- Panatura classica o viennesePanare significa immergere una pietanza nel pangrattato prima di friggerla, solitamente passata prima nell’uovo sbattuto. Questo lo sanno tutti. La panatura viennese semplicemente aggiunge un passaggio della pietanza nella farina prima dell’uovo e del pane. Questo permette all’impanatura di staccarsi leggermente e gonfiarsi, diventando più croccante.
- InfarinaturaL’infarinatura consiste nel passare gli alimenti solamente nella farina. A seconda della pietanza, si può considerare anche un passaggio nell’uovo. È un metodo che si adatta meglio a cibi più delicati come pesce, molluschi piccoli o scaloppine.
- PastellaLa pastella, invece, viene fatta con un mix di acqua fredda frizzante o naturale e farina. Ci sono diversi metodi che sostituiscono l’acqua con la birra o il latte. È tutta questione di gusti, ma la cosa importante è la densità che deve cadere “a nastro” dal cucchiaio e deve essere priva di grumi. Questo metodo è adatto a verdure e pesce.
- Frittura al naturaleConsiste nella frittura senza alcuna impanatura o pastella. Non si si adatta a molti alimenti perché è un po’ aggressiva sulle pietanze. Un alimento perfetto per questo tipo di frittura sono le patate, che devono essere ben asciutte prima di essere fritte.
Come smaltire l’olioDopo tutti questi ottimi consigli per ottenere una buona frittura occorre smaltire l’olio. Come farlo nel modo corretto? L’olio esausto della frittura non è biodegradabile e non è organico: motivo per cui non può essere gettato nel contenitore dell’umido o nel lavabo. Puoi raccogliere l’olio in un contenitore e una volta che sarà pieno potrai smaltirlo nelle isole ecologiche della tua città oppure chiedere se ci sono dei centri addetti al ritiro gratuito. Alcuni distributori di benzina e dei supermercati offrono infatti questo servizio ai propri clienti e danno così una nuova vita all’olio.Quindi le accortezze per friggere in modo ottimale: usare un olio di semi di arachidi perché regge meglio l’elevata temperatura e una buona padella alta e con un fondo spesso per mantenere la temperatura costante.Ora non ti resta che scegliere allacciare il grembiule, scegliere la tua panatura preferita e iniziare a friggere!